C'è chi sostiene che l’aeroporto di Lugano sia ormai superfluo, in quanto ce ne sono già altri quattro nelle vicinanze. I sostenitori dello scalo replicano invece che sparire dalla lista delle città europee raggiungibili anche in aereo sarebbe un grosso danno d'immagine.

L'aeroporto di Lugano è a un bivio. I passeggeri sono in calo, la nuova rotta su Roma non sembra riscuotere il successo sperato e il collegamento su Ginevra è in forse. Il contesto aviatorio generale non è favorevole, i fallimenti di compagnie regionali sono frequenti. Eppure la Città è decisa a rilanciare lo scalo, il sindaco lo ha ribadito più volte. La prima tappa del rilancio passa dall’acquisto di alcuni terreni, oggi in mani private, adiacenti le piste; costo dell'operazione circa 20 milioni di franchi. Ne vale la pena? I pareri al riguardo sono discordanti. C’è chi sostiene che l’aeroporto di Lugano è ormai superfluo, perché, si dice, ce ne sono già quattro nelle vicinanze: Malpensa, Linate, Bergamo e Zurigo. Come se non bastasse, Malpensa e Zurigo, saranno raggiungibili in tempi sempre più brevi grazie a nuovi collegamenti ferroviari. Ma i sostenitori di Lugano-Agno replicano che non è solo una questione di numeri; sparire dalla lista delle città europee raggiungibili anche in aereo sarebbe un grosso danno di immagine. Abbiamo sentito i dipendenti, la direzione, i privati e le compagnie aeree, per cercare di capire quale può essere il futuro dello scalo luganese.

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