A 50 anni da una straordinaria esperienza vissuta sull'isola indonesiana di Siberut, il regista intraprende lo stesso avventuroso viaggio, spinto dalla curiosità di scoprire se qualcosa è cambiato e dalla voglia di rivivere i luoghi che segnarono l'inizio della sua attività di documentarista.

Era il luglio del 1969 quando il regista, allora 24enne fotografo di moda, viveva un’incredibile avventura sull'isola di Siberut, nell'arcipelago delle Mentawai, 90 miglia a ovest di Sumatra, Indonesia; uno dei luoghi più misteriosi e meno conosciuti della Terra. Quell’esperienza straordinaria, a contatto con una popolazione indigena quasi del tutto incontaminata, avrebbe segnato anche l’inizio della sua attività come documentarista. Nel luglio del 2019, a conclusione di una carriera che lo ha portato negli angoli più remoti del mondo, una domanda continua a perseguitarlo come un fantasma del passato: che ne sarà stato di quella piccola isola e degli uomini fiore che la abitavano? Questo documentario è il tentativo di trovare una risposta ma, soprattutto, il racconto avventuroso di un ritorno emozionante alla ricerca di qualcosa che forse non esiste nemmeno più e il bilancio esistenziale di un’intera vita.

Ritorno all'Eden perduto

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